Lo Spino parla fiorentino: Grazzini il leader

  

PIEVE SANTO STEFANO – Evidentemente, l’aria dell’Aretino produce effetti salutari per il 42enne Daniele Grazzini da Reggello, che aveva già realizzato l’assoluto a Cortona e che, al volante della sua Osella Pa 7/9, ha concesso un eccezionale bis alla 1ª Cronoscalata Storica dello Spino, perché eccezionale è stata la seconda salita, nella quale non ha praticamente sbagliato nulla: 3’13”65, alla media oraria di 130.168 chilometri.

Al bando, quindi, le “bizze” fatte in prova dal suo prototipo. Tanto per rendere l’idea di quello che è stato il risultato agonistico ottenuto da Grazzini, se il suo tempo fosse stato inserito nell’assoluta 2007 delle moderne si sarebbe piazzato sesto a un solo centesimo dalla Lola di Rosario Iaquinta e a 54 dalla Breda di Carmelo Scaramozzino, ma quest’anno il tracciato misura 62 metri in più, per cui potrebbe essere stato addirittura un virtuale terzo-quarto posto. Della serie: “… e le chiamano storiche!”, non dimenticando che l’Osella di Grazzini, datata 1981, era pilotata a suo tempo da un certo Ezio Baribbi. Aveva 90 centesimi di ritardo dall’Osella Pa 3 di Giuliano Peroni alla fine della prima manche, il grande protagonista della domenica a Pieve Santo Stefano, ma il veterano fiorentino è stato sopravanzato nel computo totale di 2’76”, anche se in questo caso si deve parlare solo di miglior tempo complessivo e di assoluto del III raggruppamento, perché Peroni è stato comunque il “re” incontrastato del II per la quarta volta su quattro, con oltre un minuto e mezzo lasciato per somma di tempi all’Audi Gt 80 di Fernando Morselli.

Tornando al III raggruppamento, si registra il piazzamento d’onore di Marco Naldini, che però ha accusato un distacco totale di 22 secondi; sul gradino più basso del podio il senese Uberto Bonucci, che con la sua Pa 10 domina la classe 2500.

C’è un giovane vincitore morale fra le più moderne delle storiche: si chiama Stefano Di Fulvio, non ha ancora compiuto 22 anni e proviene da Sambuceto (Chieti): ha condotto la sua Fiat X 1.9 Dallara al quarto posto assoluto e al primo fra le “silhouette”. Parla fiorentino, come Grazzini e Peroni, anche il vincitore del I raggruppamento, Maurizio Bianchi su Lotus Elan 1600, che aggiunge altri punti preziosi a quelli colti a Orvieto: il duello con la Bmw 2002 ti di Claudio Conti, avanti di 1”50 dopo la prima manche, si è risolto nella seconda, quando Conti ha peggiorato sensibilmente la prestazione

. Altotiberini in grande spolvero: vittoria di classe (e terzo posto fra le “silhouette”) per il pievano Mauro Polcri su Fiat 128 berlina, così come per Silvano Giachi di Sansepolcro su A112 Abarth nella 1000, Osvaldo Fiorucci di Città di Castello sempre su A112 nella 1150 e Aldo Panfili su Fiat X 1.9 nella 1300 (tutti nel II raggruppamento) e, nelle “silhouette” del III raggruppamento, per l’altro biturgense Francesco Ricciarelli su A112 e per i due giovani “driver” di San Giustino Umbro: Mirco Mattesini su Giannini 650 Np e Lorenzo Lazzeroni su A112 Abarth.

Fra i ritiri eccellenti, quello della Jaguar E Type di Paolo Baldi, padre di David, mentre l’unico vero incidente si è verificato in apertura della prima manche, alla terza partenza data e dopo appena 400 metri, quando la Fiat Abarth 850 di Giovanni Maggiorelli è uscita con due ruote dalla “esse” dell’Acquaiola” ed è finita sopra una fossetta. Nessuna conseguenza per il 68enne pilota, nonostante il trasferimento precauzionale in ospedale. A parte il vento che a tratti tirava sostenuto, sole e condizioni climatiche ottimali hanno accompagnato l’intera durata della competizione, con il compiacimento dei vertici Csai per l’ottimo funzionamento della macchina organizzativa.

Pieve Santo Stefano, 11 maggio 2008 

Claudio Roselli & Virna Pigolotti
Ufficio Stampa Pro-Spino Team
 

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